domenica 3 luglio 2016

Lampesusa

Di solito quando il pilota annuncia che mancano 10 minuti all'atterraggio uno si trova grosso modo sopra l'aeroporto di destinazione. Durante il viaggio verso Lampedusa, al momento dell'annuncio si vedeva ancora soltanto un immensa distesa blu del Mar Mediterraneo. Qundi il pensiero era 'andove vuole atterrare????? Da lì a poco si iniziava ad intravedere un grosso scoglio, cioè l'isola di Lampedusa. Infatti, mentre l'aereo percorreva la pista, a diversi passeggeri sfuggi inconsiamente un "Ohhhhhh, frenaaaaa!!!!!!!". In effetti,quella striscia di asfalto che funge da pista sembrava più o meno lunga quanto uno svincolo del GRA. Appena arrivata mi accoglie quello che è il rumore di sottofondo costante dell'isola, l'allegro rumore dei motorini che sfrecciano su e giù per l'isola. Andando avanti nella scoperta dell'isola al rumore dei motorini si aggiunge il rumore dello slittamento della frizione dei Mehari, sono il mezzo tipico di Lampadusa, una specie di Ape con quattro ruote tutta aperta con un telo che sostituisce il tetto per protteggere dal sole. Il rumore dello slittamento della frizione dovuta al fatto che la gran parte dei turisti che li noleggia non li sa guidare quindi anche le piccole salitelle costituiscono un problema. Colpisce l'aspetto quasi lunare dell'isola, il paesaggio presenta quasi a perdita dell'occhio, terreni completamente brulli ed aridi quasi senza vegetazione. Fa rabbia pensare invece che una volta, fino all'intervento dell'uomo, l'isola doveva essere un oasi del verde, tutta coperta di vegetazione della macchia mediterranea e un paradiso per gli animali che la popolavano: cinghiali, volpi, cervi, capre, tartarughe e conigli. Per un progetto folle e poi mai portato a termine a metà dell'ottocento si voleva trasformare l'isola in una colonia agricola e per fare ciò hanno sterminato sia la flora che la fauna. Dopo questa disastrosa distruzione finora non è stato possibile a ristabilire l'ecosistema dell'isola visto che viene costantemente sferzata da venti salmastri che non permettono il ristabilimento della sua flora originaria.
Pochi ne faranno caso ma come si poteva immaginare l'isola era già abitata in epoca romana. Pur in mezzo a vegetazione incolta e quasi del tutto sepolta si possono ancora scorgere i resti degli edifici romani. Ci ha lavorato anche un famoso archeologo, Thomas Ashby. In epoca romana Lampedusa era un famoso centro per la produzione di quello che fu una prelibatezza dell'epoca, il famoso Garum.
In netto contrasto con il paesaggio aspro il mare di Lampedusa si presente scintillante nella sua bellezza semplice ed essenziale. Colpiscono l'assoluta trasparenza delle acque che ti incantono con i suoi colori vivi. Il colore blu del mare che poi va a perdersi e diluirsi nell'azzurro chiarissimo del cielo. E' così chiare il cielo che sembra diluito, effimero, evanescente. Non appena si entra in acque vengono a salutarti i pesci. Sembra di fare il bagno dentro un acquario. Non si tratta soltanto dei piccoli pescolini che spesso e volentieri si incontrano sulle spiagge pulite, ma pesci anche di certe dimensioni che danzano intorno ai tuoi piedi come volessero salutarti.
E' facile abbandonarsi alla carezza delle limpide acque mentre l'unico rumore che si sente e ti circonda è l'allegro ciarlare dei gabbiani.
Nonostante sia piccola e non proprio dietro l'angolo l'isola è attrezzata ed offre quanto necessario al turista. Ottima per chi cerca tranquilità, pace e mare nella sua concezione più stretta, pura e naturale.
Un piccolo consiglio nel caso decidiate a visitarla, armatevi di tanta pazienza visto che il viaggio può riservare imprevisti. Il volo di ritorno era programmato per le 12:45, ma nonostante questo quando a l'una abbondantemente passata non si vedeva ancora l'aereo che doveva portarci a Catania, la maggioranza dei passeggeri iniziava ad agitarsi visto che ovviamente tutti quanti avevano vari voli da prendere a Catania per tornare a casa. Una volta arrivato l'aereo, con molta calma, si diffuse la notizia che il pilota non poteva ripartire perchè ha finito il suo monte ore. Ma dico io che razza di organizzazione è far arrivare un aereo a Lampedusa con un pilota che poi non può ripartire, considerando che nei giorni di punta ci sono ben 3 voli!!!!!??????!!!!!???? Si pensava a poter rimediare un pilota andando a fare un annuncio con il megafono, perchè i telefonini sulle spiagge non prendono neanche si diventi quadrato, della serie come nei film americani, c'è per caso un medico (pilota) in sala (spiaggia)???? Da ricordare che l'isola conta si e no un migliaio di abitanti e durante l'estate qualche migliaio di turisti. Infatti, secondo me hanno fatto così, visto che dopo due ore di ritardo arriva un ragazzone vestito da pilota che saluta i presenti e si scusa per il ritardo. Aveva ancora le infradito ai piedi........ Scherzo, ma mica tanto!