lunedì 21 settembre 2015

La "mia" Palermo

Ho aspettato sicuramente troppo per andare a visitare questa  bellissima città! Grazie a tutta una serie di circostanze, finalmente quando l'ho visitata è stata una bellissima esperienza. Sicuramente uno dei più bei viaggi che ho fatto ultimamente, e di viaggi io per fortuna, ne faccio tanti. Mi ha colpito e mi è piacuta la sua complessità, è un caledioscopio, dove convivono pacificamente gli opposti. Mi ha colpito la sua bellezza non convenzionale, conserva al suo interno diversi stili che compongono questo mosaico multiforme e multicolore. 
Come tutti i popoli mediterranei i suoi abitanti hanno quella capacità innata di farti sentire a tuo agio, uno di loro, nonostante vi siate conosciuti solo pochi minuti fa. Non conta chi sei, da dove vieni, conta che qui adesso ci sei, la curiosità di volerti conoscere, l'innata ospitalità di volerti far conoscere se stessi e la loro città. Tutto viene naturale, senza troppe sovrastrutture, con quel tipico continuo vociare caotico dappertutto. 

Anche visitando le sue principali monumenti quello che salta subito all'occhio è la diversità. A differenza del maggior numero delle città anche le chiese, che spesso e volentieri sono lo specchio dello stile delle città, che conservano millenni di storia, qui sono diversissime. Dalla chiesetta quasi mistica di San Cataldo tutta spoglia e fatto di pietra a vista, per passare alla chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio detta della Martorana, dove troviamo le testimonianze della cultura religiosa e artitica ortodossa con bellissimi mosaici in stile bizantino. 
Lo stile bizantino che tocca il suo massimo nella Cappella Palatina con i bellissimi mosaici. Il palazzo dei Normanni dove è situata la Cappella, ci introduce allo stile normanno che ricorda per il colore degli esterni e impronta stilistica, le architetture arabe. Cosa dire della bellissima Catedrale che offre un contrasto tra il suo esterno maestoso e di stile ricco ed unico e il suo interno quasi spoglio. Nei suoi sotterranei cela numerosi sarcofaghi romani.
L'apoteosi del mosaico si ammira nel Duomo di Monreale. Incredibile la vastità dell'opera musiva che è stata composta con le tessere d'oro. Non posso immaginare la quantità impiegata. Oltre alla bellezza dei mosaici si apprezza anche l'ingenioso gioco delle luci.

Sono rimasta incantata dal Palazzo Mirto. Un piccolo gioiello, secondo me vale da solo un viaggio a Palermo. Al suo interno si respira l'atmosfera di Gattopardo, attraversare i suoi saloni ti fa rivivere il mondo della Sicilia nobiliare. Non ha nulla a che invidiare a tanti altri palazzi nobiliari.

Dall'altro lato il Palazzo Chiaramonte - Steri offre la testimonianza delle sofferenze indicibili ed inumani delle carceri del tribunale di inquisizione, dove sono soppravissuti numerosi disegni e messaggi dei prigionieri.  Assolutamente toccante.

Mi sono piaciute i suoi parchi, il Giardino Inglese, La Villa Giulia che conserva intatto lo stile liberty, passeggiandoci sembra che il tempo si sia fermato agli inizi del novecento dove passeggiano oziose le nobildonne ripandosi dal sole con gli ombrellini.


Non potevo non assistere ad un opera al Teatro Massimo, dove le signore palermitane ci vanno in abito lungo, perchè è così che conviene. Dove l'anziano signore nonostante in sedia a rotelle, ci tiene a mettersi in giacca e cravatta per andare al teatro e vedere La Bohème. 

Dall'altro lato mi è piaciuto andare alla scoperta dei quartieri abbandonati a se stessi dove c'è l'altra Palermo. Ha ragione Guttuso, che commentando il suo quadro "La Vucciria", ha detto che in fondo a tutta quella confusione c'è il nero. Anche secondo me in fondo a quel gran vociare e tanta disordinata confusione si tenta di nascondere una gran malinconia. 

Mi ricorderò a lungo le folli ed improponibili scorrazzate per le stradine del centro a folle velocità, in retromarcia e contromano in sei dentro una seicento. Veniva accompagnata dalle risate increduli e divertite dei ragazzi ungheresi. Per loro ogni parola, ogni profumo, ogni sapore, ogni comportamento fuori dalle regole era una scoperta da prendere e vivere a piene mani. 
Ricorderò di aver ballato fino all'alba a ritmo di musica neo tecno, che neanche a diciott'anni, figuriamoci alla veneranda età di 42. 
Sono stati una quattro giorni in piena e totale spensieratezza che mi hanno rinfrancato l'anima. 

ARRIVEDERCI PALERMO, A PRESTO!

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